Il tartaro: cos’è e come prevenirne la formazione
Il tartaro è formato dall’insieme dei depositi minerali che si annidano intorno al dente.
Ogni volta che mangiamo, piccoli residui alimentari rimangono in bocca e ci ritroviamo con i denti ricoperti da una leggera patina incolore formata dai residui del cibo e dai batteri che li attaccano.
Questa patina, facilmente eliminabile nelle prime ore, tende a calcificarsi in un tempo variabile dalle 12 alle 18 ore.
La placca, infatti, si lega ai sali calcarei e ai fosfati presenti nella saliva e crea una sostanza che non solo è dura, ma ha anche una consistenza estremamente adesiva.
Le persone che hanno una saliva con un pH troppo alcalino dovranno essere molto scrupolose nel lavarsi i denti dopo ogni pasto perché tale caratteristica facilita e riduce i tempi di mineralizzazione della placca e, di conseguenza la formazione del tartaro.
Il ruolo chiave della saliva è reso evidente dai depositi di tartaro stessi. Questo infatti si forma prevalentemente sulla superficie vestibolare dei molari superiori e sulla superficie linguale degli incisivi inferiori, proprio in corrispondenza delle ghiandole salivali.
Il tartaro si deposita sulla superficie esterna dei denti ma, nei casi più gravi, può penetrare nella gengiva, dando origine a fenomeni infiammatori che vedranno la gengiva gonfiarsi e scollarsi progressivamente dal dente creando delle vere e proprie tasche parodontali nelle quali la proliferazione batterica danneggia il dente.
Il tartaro ha una capacità di adesione tale che non è possibile rimuoverlo con lo spazzolino da denti, ma è necessario ricorrere all’intervento di un dentista o di un igienista.
Come sempre la prevenzione ha il ruolo più importante e, mai come per le problematiche associate al tartaro, è facilmente attuabile.
Noi dentisti non smetteremo mai di dirlo: lavarsi i denti dopo ogni pasto utilizzando gli strumenti più adatti alle specifiche esigenze di ognuno è l’arma più efficace per la prevenzione delle patologie orali.
Scegliete uno spazzolino adatto per forma e dimensione a raggiungere facilmente ogni dente, prediligendo quelli con setole artificiali abbastanza delicate, utilizzate un buon dentifricio e… spazzolate con un movimento che “allontani” lo sporco dal bordo della gengiva (andare avanti e indietro non serve a nulla).
Completate l’opera usando una volta al giorno il filo interdentale e sottoponetevi a regolari visite di controllo e a sedute di igiene orale ogni 6 – 18 mesi a seconda della velocità di deposito del tartaro.