L’igiene orale durante il trattamento ortodontico
Durante il trattamento ortodontico una corretta igiene orale è fondamentale per non incorrere in spiacevoli conseguenze negative. La presenza dell’apparecchio rende un po’ più complicate le normali manovre di igiene e rappresenta così un fattore di rischio per tutte quelle patologie correlate alla presenza di placca dentaria: carie e malattie gengivali.
Igiene orale e apparecchi mobili
Se indossate un apparecchio ortodontico mobile oltre a curare la vostra igiene orale come chiunque altro, dovrete fare molta attenzione alla pulizia dell’apparecchio stesso.
Quando lo rimuovete dalla bocca sciacquatelo accuratamente e, utilizzando uno spazzolino apposito, rimuovete ogni traccia di placca o residuo di cibo. Se non lo indossate riponetelo nella sua scatoletta solo dopo averlo asciugato alla perfezione.
Visto che molti punti degli apparecchi mobili non possono essere raggiunti con lo spazzolino, è importante disinfettarli almeno due volte a settimana utilizzando prodotti specifici che contengano clorexidina.
Igiene orale e apparecchi fissi
L’igiene orale di chi porta apparecchi ortodontici fissi è decisamente più complessa e richiede più tempo rispetto a quella di chi non è sottoposto a trattamento ortodontico.
Il paziente deve prendere fin dal primo giorno l’abitudine di pulire i denti dopo ogni pasto o spuntino in modo che fili e brackets siano sempre liberi da ogni residuo di cibo. Il rischio che si corre, sottovalutando quest’aspetto, è di sviluppare infiammazioni gengivali e di causare la demineralizzazione dello smalto dentale e quindi la carie.
Vediamo ora quali strumenti servono per portare a termine la missione “pulizia dei denti con apparecchio fisso”.
1. Lo spazzolino
Scegliete uno spazzolino ortodontico o uno spazzolino ultra morbido. La vera differenza viene fatta da voi, dalla vostra abilità manuale e dalla vostra pazienza. Impugnate lo spazzolino e inclinatelo di 45° dal basso verso l’alto per pulire la parte inferiore del bracket e le aree circostanti e poi dall’alto verso il basso per la parte superiore. Fare leggeri movimenti vibratori (amati-indietro) adattando la pressione alla superficie e procedere con metodo è il miglior modo per raggiungere tutte le aree in cui la placca può annidarsi.
Per alcune parti dell’apparecchio particolarmente difficili da raggiungere potrete ricorrere a spazzolini monociuffo. Questi hanno una testina molto piccola e un’angolazione molto marcata ottima per pulire le zone posteriori o impossibili da raggiungere con altri strumenti. Questo particolare spazzolino va utilizzato con un movimento rotatorio per consentire alle setole di adattarsi e rimuovere al meglio la placca.
2. Scovolini interdentali
Per raggiungere gli spazi interdentali, inarrivabili con lo spazzolino, dovrete ricorrere agli scovolini interdentali. Questi sono estremamente maneggevoli e vi permetteranno di raggiungere gli spazi interdentali passando al di sotto del filo ortodontico e delle bande. Vi suggeriamo di tenerne a portata di mano misure diverse perché gli spazi tra i denti possono essere diversi tra loro.
3. Collutori e dentifrici antisettici
La pulizia meccanica non è sufficiente a scongiurare il rischio di infiammazioni gengivali e carie, quindi si consiglia di tenere la placca sotto controllo con l’aiuto di dentifrici e collutori antisettici contenenti clorexidina e fluoro.